Ed ecco qui il diario del mio viaggio in Danimarca in auto... oltre 5000 Km con la mia fedele Golf (e con Sabry ovviamente)!

Al solito, è un misto di eventi, considerazioni personali ed indicazioni su cosa abbiamo visto. E sì... perdonatemi gli errori di battitura.

1 - 16 Giugno 2011

Zur Alten Bank, Sassnitz

L'idea di andare in Danimarca era nata, come l'anno pecedente per il Belgio, dalla concomitante presenza di un workshop sul linguaggio di programmazione Perl. Le date poi tardavano ad essere annunciate, pertanto abbiamo deciso i giorni in cui muoverci. Ironia della sorte, le date sono poi state annunciate ed il workshop si tiene a Malmö (in Svezia) appena 2 giorni prima del nostro arrivo a Copenhagen (che è vicinissima). Pazienza, attenderò l'Italian Perl Workshop a Torino.

Anche quest'anno abbiamo deciso di spostarci con la mia fedele Golf, revisionata per l'occasione. 1368 Km la prima tratta, da Maniago a Sassnitz, sull'isola di Rügen, nel Nord della germania. Il viaggio è stato tutto sommato gradevole, anche se Sabry è riuscita a trovare ben 13 cantieri guidando tra Villach e Berlino. A me al volante non è andata necessariamente meglio, con una pioggia scrosciante con visbilità 2 metri (mai vista una cosa simile) in autostrada dopo Rostock. Il tutto è stato intervallato da un panzo al Burger King ed ottime spremute d'arancia in autogrill tedesco.

Sassnitz dal molo

A Sassntiz avevamo prenotato un hotel (per fortuna, visto il tempo), il Kurhotel Sassnitz (€ 75/notte per la camera, con colazione a buffet). Era un posto davvero carino e ben gestito: volendo (noi non ne abbiamo avuto il tempo) ha anche piscina e sauna aperte fino alle 21. Per la cena abbiamo optato per 2 passi in paese (anche se erano le 21 passate ed eravamo "a rischio" per l'orario-cena). Ci è andata direi di lusso: vagando abbiamo trovato un ristorante ricavato da una vecchia banca (ci sono ancora gli sportelli di legno!), il Zur Alten Bank. Oltre ad essere molto caratteristico, abbiamo mangianto ottimo ed abbondante pesce; il personale molto cordiale si è anche occupato dei piatti senza glutine per Sabry, che ha recentemente scoperto di essere celiaca. Alla cassa, solo 15 Euro a testa! Anche se eravamo davvero stanchissimi, abbiamo comunque girato un po' la cittadina che, benché colpevolmente trascurata dal Lonely Planet, si è rivelata una piacevole sorpresa con le vie di ciottoli e la passeggiata sul lungomare puntellato di interessanti edificio. Insomma, Sassnitz non è solo un posto dove aspettare il traghetto.

2 - 17 Giugno 2011

Sabry in spiaggia a Dueodde, Bornholm

La giornata si è aperta con un cielo abbastanza plumbeo e con un'ottima colazione a buffet nel delizioso salone dell'hotel. Per Sabry c'era anche dell'opportuno pane senza glutine. Dopo un giretto per negozia abbiamo trovato l'adattatore dalle prese "industriali" blu a quelle domestiche (avevamo dimenticato di portarlo), ma ancora ci manca l'adattatore DE => EU, lo troveremo. Abbiamo anche acquistato delle fragole fresche, yum!

Spostatici al porto di Sassnitz, siamo saliti sul panciuto traghetto Per Rønne, sull'isola danese di Bornholm. 3 ore e 30 minuti di traversata nel maltempo, ma all'arrivo a Rønne il cielo era sereno, così abbiamo subito piantato la tenda al Dueodde Familiecamping (piantare la tenda con la pioggia puà essere un'impresa, quindi meglio approfittare del bel tempo). Ci siamo fatti prestare una prolunga per la corrente elettrica dallo staff, anche se poi si è rilevata incompatibile con le nostre prese e quindi inutile.

Tenducci a Dueodde

Ci siamo poi traslati sulla spiaggia, raggiungibile facilmente a piedi. Sembra in effetti, con la sabbia bianchissima, di trovarsi ai tropici, ma appena si mette il piede in acqua la differenza è alquanto marcata; distesi al Sole siamo stati bene finché non si è alzato il vento. Erano comunque già le 18.30 quindi, dopo una rapida doccia, siamo andati a Snogbæk per fare qualche foto nell'ameno villaggio. Da non perdere l'affumicatoio, dove ci siamo divisi un'ottima aringa affumicata come antipasto, accompagnata da una birra. Rientrati al camping, abbiamo cotto il mai troppo lodato riso liofilizzato ai funghi, in una serata a dire il vero un po' fredda e ventosa. Prevedendo di alzarci presto il piorno dopo, siamo poi andati a dormire.

3 - 18 Giugno 2011

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Mi sono alzato alle 7 un po' infreddolito, ed il cielo era plumbeo. Colazione con latte al cioccolato e biscotti. Pronti, via: giro dell'isola.

A Nexø la serra tropicale con farfalle era ancora chiusa (qui tutto apre tardi e chiude presto), quindi ci siamo subito diretto ad Aakirkeby per visitare la chiesa romanica (ingresso gratuito): purtroppo non era consentito salire sulla torre. Rimanendo in tema ecclesiastico, abbiamo visitato anche la Nylars Rundkirke, curiosa chiesa a pianta circolare con pilastri centrali. Poi, il piatto forte dell'isola: l'Hammershus Slot, rovine di un castello assolutamente di ispirazione e da non perdere (tra l'altro, l'ingresso è gratuito). Arrivando lì ci ha anche fermati la polizia poiché (inconsapevolmente) andavo a circa 80 con il limite di 40; il poliziotto è stato comunque molto gentile e non ci ha elevato alcuna contravvenzione. Il vicino faro (Hammershus Fyr) merita anch'esso una visita (si può salire gratuitamente) e ci sarebbero belle escursioni in zona vicino alla scogliera (ma pioveva, quindi nulla).

Per non farci mancare una terza chiesa, ci siamo spostati alla Østelard Rundkirke, sempre circolare, da vedere, e gratuita: si può anche salire sulla cupola tramite un corridoi dentro il muto perimetrale ed osservare le travi del tetto a cupola, moooolto interessante. Curiosamente, in queste chiede il peso del tetto non è sorretto solo dai muri perimetrali (come avviene ad esempio nelle cupole delle chiese italiane) ma anche da grossi e spettacolari pilastroni centrali. Nel giardino/cimitero ci siamo concessi un paio di panini preparati da Sabry con prosciutto e Camembert, ed un po' di fragole.

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La vicina Gudhjem è stata forse la cittadina più interessante dell'isola, con le stradine che s'inerpicano sulle colline partendo dal porto ed i tanti negozi e baretti. Noi siamo stato al Glasrøgeri, dove soffiano il vetro (naturalmente in quel momento erano in pausa, abbiamo solo visto i ferri del mestiere) ed alla Karamel Kompagniet, minuscolo negozio che produce caramelle buonissime; compratene un po'! Non abbiamo nemmeno pagato il parcheggio, poiché un tizio tedesco gentilissimo non solo ci ha lasciato il posto nel parking altrimenti pieno, ma ci ha regalato il suo biglietto. Uscendo da Gudhjem non potevamo proprio perderci (nessuno dovrebbe) il mulino olandese, la torre dell'acqua e il mulino danese ancora funzionante.

Continuando il giro dell'isola siamo arrivati a Svaneke dove... ta-dah: microbirreria che produce ben 8 tipi di birra; ho provato la IPA ed era deliziosa e amarissima. Ho acquistato a buon prezzo (circa € 4 a bottiglia) la scatola da degustazione con 5 tipi diversi di birra. vevamo anche pensato di tornare al locale (il Bryghuset) per cena, ma ci abbiamo poi rinunciato visto che si faceva tardi... Come ultima tappa siamp tornati a Nexø per il Sommerfugle og Tropeland, la giungla in serra che al mattino avevamo trovato chiusa. L'ingresso costa DKK 75 a testa, ma merita decisamente: nel caldo torrido si possono ammirare decine di tipi di farfalli, che si lasciano (quasi tutte, una minoranza è più elusiva) fotografare; i colori sono strepitosi.

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Entro metà pomeriggio il cielo era diventato limpido quindi, rientrati al campeggio e constatato che la tenda aveva resistito bene alle piogge della giornata, ci siamo distesi un po' in spiaggia a prendere il Sole. L'idillio non poteva però durare molto, poiché volevamo cenare fuori ed i posti chiudono presto. In particolare, per il buffet all'affumicatoio di Snogbæek è opportuno essere sul posto entro le 19; visto il personale cordiale ed il pesce davvero ottimo, abbiamo deciso di tornare lì. Il buffet è un affare: 108 DKK a testa per servirsi fino allo sfinimento di pesce affumicato o cotto e di una serie di contorni (io ho adorato la kartoffensalat e la bornholmsalat). Una volta iscritti al buffet, veniva fornito un bollino così i gestori sapevano se uno aveva pagato la quota: ci han detto che si è reso necessario poiché molti tedeschi si servivano senza pagare (e poi si dice che sono gli italiani ad avere scadente senso civico...). Abbiamo mangiato decisamente tanto, ma non abbastanza per evitare una birretta (purtroppo ne avevano solo di "commerciali") in un posticino con musica dal vivo (c'era un tizio che suonava da solo, bravo!); qui ho anche dimenticato la giacca: dal campeggio siamo dovuti tornare a prenderla... che distratto!

Nel frattempo era passato uno dei soliti temporali brevissimi e con "visibilità 2 metri" che ci ha bagnato tutti i pianni stesi fuori dalla tenda - sik! Beh, pazienza: per la prima volta in vita mia (per quanto per una sola partita) ho battuto Sabry a Memory!

4 - 19 Giugno 2011

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È piovuto quasi tutta la notte, ma l'ormai ultracollaudata Ferrino Summertime Air ha tenuto alla grande, ed al mattino era quasi asciutta. Ci siamo dedicati alla visita di Rønne, il centro principale di Bornholm. In realtà non è che ci fosse poi molto da vedere, visto che la Domenica è tutto chiuso; tuttavia ci sono alcuni begli edifici che meritano qualche foto. Per ingannare l'attesa del traghetto, abbiamo visitato una terza chiesa circolare poco fuori Rønne (Nyker Rundkirke); in realtà l'abbiamo vista solo da fuori, poiché era appena finita la funzione ed il prete (credo) ci ha spiegato frettolosamente che in quel momento le visite non erano consentite. Abbiamo dunque dirottato la Golf sul punto più alto di Bornholm (ben 162 metri!), un luogo piacevole in mezzo alla foresta.

Alle 14.30 siamo partiti alla volta di Ystad con il ferry. Si trattava di un catamarano, che in effetti ci ha messo metà del tempo di un ferry ma era un po' da voltastomaco: a me ha dato molto fastidio, mentre tutti gli altri passeggeri mangiavano e bevevano allegramente. Giunti in Svezia, ecco uno dei ponti che avrei sempre voluto attraversare e cioè quello sull'Øresund, in parte sospeso ed in parte tunnel, che collega la Svezia alla Danimarca. Un po' caro a dire il vero: più di 40 Euro!

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A Copenhagen ci attendeva un albergo prenotato in precedenza, il Copenhagen Strand, a Nyhavn: ho ottenuto un buon prezzo con una prenotazione non rimborsabile. Non abbiamo perso molto tempo e siamo subito andati a Christiania, il curioso "stato nello stato"; c'era anche un concerto e l'atmosfera era globalmente piacevole. Nel complesso è più o meno come essere ad un festival rock, con tanto di "erbe" in vendita e immancabili fiumi di birra scadente... nulla di inaudito, ma in qualche modo un interessante esperimento sociale. Da vedere, c'è gente alquanto alternativa in giro! Dopo una cena in un posto lì vicino ed un drink, abbiamo gettato la spugna per la giornata. Grazie all'accesso ad Internet (via cavo ethernet, niente WiFi!) siamo riusciti ad uploadare in po' di foto.

5 - 20 Giugno 2011

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Ho letteralmente sbranato il buffet a colazione: 2 brioche, nutella, formaggi, yogurt, ... ho pensato che magari non avrei avuto fame a mezzogiorno e così è stato - più o meno, una focaccia poi l'ho mangiata.

Dopo aver fatto la consigliatissima Copenhagen Card siamo fasili sulla torre dell'orologio del Rådhus: al di là della vista che si gode dall'alto, ciò che è da non perdere a mio avviso è l'orologio di Jens Olsen - davvero una meraviglia! Il cambio della guardia ad Amalibenborg Slot, invece, dire che non è nulla di speciale - ma ho comunque scattato una foto con la guardia. All'interno del palazzo, tuttavia, sono molto interessanti gli appartamenti reali... da vedere come le stanze sono riempite di oggetti fino a scoppiare. Vicino, abbiamo anche visto la Marmorkirken, chiesa che merita uno sguardo se ci si trova da quelle parti.

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A Kongens Kytorv ci sono dei bei grandi magazzini, un po' in "stile Harros", dove verso ora di pranzo abbiamo trovato un po' di roba senza glutine per Sabry. Questo prima di lanciarci nella salita della torre a spirale della Vor Frelserl Kirke: gli ultimi 150 gradini s'inerpicano all'esterno della torre, che si assottiglia assieme alla scala fino al suo culmine - fantastico, ed anche il panorama lo è!

Su desiderio di Sabry, il pomeriggio è stato dedicato alla visita dello zoo di Copenhagen. Inizialmente ero dubbioso, ma ammetto che la visita è stata alquanto interessante, tra orsi polari e giraffe. Un posto davvero ben fatto, e con più di un occhio al benessere degli animali.

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La sera abbiamo optato per un giro al Tivoli, con giro sulle montagne russe. Il parco è un po' retrò, ma anche per quello ha un certo fascino. Qui mi hanno fermato delle ragazze chiedendogli di fargli una foto (con la mia macchina fotografica tra l'altro, quindi difficilmente potranno mai vederla) divendomi "the Danish are good-looking people!. Simpatiche come "aperitivo" per la cena di poco dopo all'Hard Rock Café: ottima (nachos e N.Y. steak) ma davvero pesante da digerire... abbiamo dovuto letteralmente rotolare fino ad un vicino pub per bere "l'ultimo".

6 - 21 Giugno 2011

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Vista la cena della sera prima, ho deciso di non far fuori l'intero buffet ma di mangiare solo un paio di brioche. Abbiamo dedicato la giornata a varie visite in zona centrale, tra cui il museo nazionale e la gliftoteca (interessanti). Molto bello il Teatermuseet, all'interno dello Slotsholmen: si può girare a piacere per teatro e camerini, davvero divertente. Al negozio Lego abbiamo acquistato una scatola gigante per costruire una nave vichinga: ero a dire il vero indeciso con Tower Bridge, ma alla fine era in effetti meglio rimanere "in tema vichingo".

La visita più interessante della giornata è stata il gantastico Rosenborg Slot, castello rinascimentale assolutamente da non perdere!

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Grazie al Lonely Planet, per cena siamo riusciti ad andare in un locale più che altro frequentato da abitanti del posto, il Laundromat Café (a Nørrebro): è sia lavanderia che bar/ristorante, e si mangia anche bene (piatti "da pub"). Passeggiando poi per il Quartiere Latino siamo finiti in un pub che proponeva musica dal vivo: curiosamente, era necessario pagare il "guardaroba obbligatorio" (20 DKK!), ma l'ingresso era "gratuito". Due buone pinte, poi la band ha cominciato: facevano blues ed erano bravi, ma sentire quella roba per più di mezz'ora quando si è già stanchi è da spararsi, quindi siamo andati a dormire. Prima però ho fermato una ragazza per chiedere spiegazioni su una curiosità che mi "dilaniava" da giorni: come mai lei e centinaia di altri ragazzi andavano in giro con dei cappellini circa uguali... beh, era perché si erano appena diplomati, e il cappello gli dava l'occasione di riconoscersi in giro e fare gran festa.

7 - 22 Giugno 2011

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Di Copenhagen mi è rimasta una buona impressione. In apparenza un po' "austera", è una città interessante che sa anche essere divertente.

In mattinata abbiamo dunque lasciato la città, con la promessa di ritornarvi prima o poi. La prima tappa fuori dalla capitale è stata il Luisiana, museo di arte moderna un po' caro ma che merita una visita: oltre alle interessanti esposizioni, la struttura stessa è molto gradevole. Poi, il pezzo forte della giornata: il Frederiksborg Slot, a Hillerød. Questo è da non perdere, con 70 stanze visitabili, alcune delle quali semplicemente incantevoli. I giardini sono altrettanto spettacolari.

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Per la notte siamo andati a Hornbæk, dove abbiamo avuto un'interessante esperienza al locale Dancamping. Il gestore ci ha indicato un'area abbastanza grande dove scegliere la piazzola, cosa che abbiamo fatto; poi è arrivato un compeggiatore e ci ha detto di spostarci più in alto poiché, con la pioggia, quella zona diventava un lago. Non credevamo avrebbe piovuto, ma per sicurezza abbiamo seguito il suo consiglio. Neanche finito di spostarci, ha inziato a piovere ed p andata avanti per tutta la notte, con vento che temevo avrebbe distrutto la tenda. Alla fine tutto è andato bene, anche se ci siamo trovato in pratica con un fossato attorno alla nostra piazzola formato da laghetti... non oso immaginare cosa succedde quando il camping è pieno e piove!

8 - 23 Giugno 2011

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Incredibilmente, grazie al vento, siamo riusciti ad asciugare la tenda prima di partire. La signora che gestisce il campeggio ci ha di sua sponte fornito alcune indicazioni meteo-climatiche: anzitutto ci ha spiegate che le estati danesi sono sempre state calde ed asciutte, ma che da alcuni anni le cose sono cambiate; ha anche controllato le previsioni su Internet annunciandoci 2 giorni di pioggia - per tortuna si sono rivelate sbagliate (almeno per quanto ha riguardato il giorno).

La mattina ha visto un breve passaggio ad Hammermøllen, fucina del 1700 che costruiva cannoni: carina da fuori, con le ruote ed il tetto in rame; ci siamo risparmiati l'interno. Ad Helsingør invece è da non perdere il Kronborg Slot, scelto da Shakespeare come ambientazione del'Amleto; in realtà c'entra poco con il luogo descritto da Will, poiché era un fortezza militare e ciò è alquanto evidente quando lo si visita. D'altronde esso domina il tratto pià stretto dell'Øresund e la Svezia è a soli 3 Km, quindi come potrebbe essere altrimenti? Anche qui la parte più interessante è l'interno, ed anche le segrete sono suggestive: un tizio che voleva spaventare le compagne di classe saltando fuori dal buoi ha involontariamente terrorizzato anche Sabry.

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Uno dei musei più interessanti (almeno per me) è stato il Fyrhistorik Museum på Nakkehoved, dentro un faro vicino a Gilleleje. C'erano tutte le parti del faro da vedere, più una bella mostra sulla storia dei fari da quando la luca era... legno ardente.

Siamo scesi, seguendo la costa dello Sjælland, fino a Roskilde, la capitale daneve al tempo dei vichingi (qui era arcivescovo Absalon, che poi ha fondato Copenhagen) giusto in tempo per entrare al Museo delle Navi Vichinghe (siamo arrivati alle 16.30, chiudeva alle 17). Qui ci sono 5 navi ripescate dal fiordo di Roskilde ed in qualche modo ricostruite (almeno per quanto riguarda la struttura) e sono da non perde assolutamente... una di esse era usata anche per attraversare l'Oceano Atlantico (poiché, come è ormai noto, i vichinghi raggiunsero l'odierno Canada già attorno al 1100), e non è affatto grande: non oso pensare come dev'essere stato attraversare l'Atlantico su di quella. Anche la Roskilde Domkirke è una cattedrale alquanto evocativa: a me in particolare ha colpito l'atmosfera della Cappella di Federico V, dove il senso della morte può incutere una sorta di timore reverenziale.

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Per la notte abbiamo scelto il Vallø Camping, a Køge, enorme e ben organizzato (WiFi anche, a pagamento). Sabry si è esibita nei salti sui materassoni gonfiabili per lo stupore dei bambini presenti: ho dovuto chiamarla varie volte per poter andare assieme a fare un giro in centro a Køge, dove peraltro alle 19.30 era già quasi tutto chiuso (bar compresi), in pieno stile danese. La sera ho nuovamente dovuto cucinare con l'ombrello, poiché pioggia e vento ci hanno fatto una breve visita prima che il cielo si rasserenasse di nuovo in una serata alquanto fredda; fotunatamente c'è stato un simpatico falò in campeggio, utile anche per riscaldarsi. All'1, momento di massimo "buio", si potevano ancora vedere all'orizzonte un misto di tramonto ed alba... favoloso.

9 - 24 Giugno 2011

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Notte piovosa e ventosa in cui la nostra tenda è stata nuovamente messa a dura prova - ed anch'io ho avuto freddo poiché mi ero vestito decisamente troppo poco.

Rimanendo in zona, abbiamo fatto un salto al Vallø Slot, fiabesco castello in realtà visitabile solo da fuori per ragioni che potete leggere altrove - l'interno è infatti abitato da zitellone nobili. Finito con la noviltà, ci siamo concessi un paio d'ore al Lejre Forsøgscenter, che ci è piaciuto il giusto, cioè molto. Il parco rievoca la storia danese dall'età della pietra al 1800, passando per l'epoca vichinga ed il Medioevo; le ricostruzioni di insediamenti e villaggi sono strepitose, e si possano anche fare attività "dell'epoca". Noi abbiamo girato con una canoa di legno, roba da annegare ma divertente!

A Sorø abbiamo pranzato tardino (15.30) ma mangiare sul molo in riva al lago ha compesato la famelica attesa. Proprio vicino al lago c'è anche la Sorø Kirke, dove trova finalmente pace Absalon, dopo aver "creato" matà della Danimarca moderna. Visto che ero ancora infreddolito ed alquanto stanco, ci voleva una bella birra di microbirreria, precisamente la Holmegaard, prodotta a Fensmark in una vetreria/birreria/cioccolateria; non è male (anche se non all'altezza della strepitosa Svaneke di Bornholm), ne ho anche acquistata qualche bottiglia.Purtroppo la parte "cioccolateria" aveva già chiuso (alle 16!). Poco male: ci siamo consolati con 2 passi a Næstved, dove abbiamo dato uno sguardo ad un paio di chiese. C'era anche la sagra di paese, con tanto di tribute band di Michael Jackson. Vedendo per l'ennesima volta il camioncino del pølser mi stava venendo voglia di provare questi hot dog danesi, ma ho preferito rimandare ancora.

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Verso le 19.30 abbiamo raggiunto Vordingborg, nel sud dello Sjælland, per formire in una locazione conveniente per il giorno successivo. L'Ore Strand Camping si è rivelato ottimo, ma c'è stato un inconveniente: all'arrivo non riuscivamo a trovare il tizio della reception nemmeno telefonandogli (il telefono squillava nell'ufficio, che era vuoto); dopo un po' sono arrivati degli svedesi in camper (direttamente dal Lago di Garda!) ed alla fine abbiamo deciso tutti di ritagliarci comunque uno spazio nel campeggio e di pagare il giorno successivo. Per il resto il posto era bello e con ottimi servizi, in posizione strepitosa in riva al mare con vista su Falster e sui ponti che la collegano allo Sjælland.

Cucinare non è stato semplice: c'era un vento incredibile. Alla fine ho deciso di utilizzare la cucina del camping, anche se non ho capito come aprire il gas e quindi ho dovuto comunque servirmi del mio forneletto, ma almeno ero al chiuso e senza vento. Ottima la pasta liofilizzata, senza glutine, al pesce.

10 - 25 Giugno 2011

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Nella notte c'è stato molto vento, ed anche la "giusta" quantità di pioggia, ma la tenda era fissata a dovere ed ha retto alla grande anche a questa prova. Mi sono alzato in forma decisamente migliore rispetto al giorno precedente. Dopo una robusta colazione a base di biscottini scozzesi Walkers, abbiamo finalmente trovato qualcuno in reception e pagato il conto (appena 70 DKK, fantastico!).

Ci siamo fermati un po' a Vordingbord per salire sulla Gåsetårnet (torre dell'oca), che per 30 DKK offre belle viste su Falster ed altre meno significative su città e dintorni. Anziché a Falster, siamo poi però scesi a Møn, isoletta dall'atmosfera rilassante (un po' tipo Bornholm, anche se essendo collegata da ponti con lo Sjælland ai miei occhi perde un po' del fascino "sperduto". Fascino assolutamente non perso dalla fabbrica Møn Bolcher, a Stege: le caramelle sono piaciute così tanto a me e a Sabry che ne abbiamo acquistato un bel po' (i prezzi sono bassi, tra l'altro). Il centro di Stefe ha una bella parte medievale e una chiesa di mattoni rossi (in efetti le chiese danesi sono quasi tutte in mattoni di argilla, anche quelle enormi come la cattedrale di Roskilde). Abbiamo anche fatto un salto alla Bryghuset Møn per acquistare qualche birra locale di microbirreria: buona anche questa, ma quelle di Bornholm rimane su un altro livello.

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Non sono mai andato matto per gli affreschi nelle chiese, spesso troppo cupi per i miei gusti. La Keldby Kirke e la Elmelune Kirke però mi hanno fatto capire che esistono affreschi e affreschi: in queste 2 chiede dipinte dal "maestro di Elmelunde" gli affreschi sono fumetti dipinti su sfondo bianche, con scene religiose riviste in maniera alquanto simpatica e molto esplicativa - da non perdere!

L'ultima tappa della giornata sono state le scogliere di Møns Klint: sono alquanto alte, ed una scala (faticosa al ritorno) porta in basso in riva al mare a veder e(Sabry ha anche messo i piedi in acqua, il baltico era calmo come un lago). Io sono anche salito su una vicina scogliera per qualche bella foto, poi abbiamo mangiato in loco sotto un insolito caldo Sole.

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Visto il perdurare del bel tempo, abbiamo optato per la quarta notte consecutiva in tenda, all'Ushale Camping, posto molto ben organizzato con tanto di WiFi. Ci siamo stesi sulla spiaggia il resto del pomeriggio, e dopo cena abbiamo raggiunto a pied (circa 8 Km a/r) la vicina isola di Nyard, completamente piatta ed accessibile in auto solo dai pochi residenti dell'unico villaggio - un luogo davvero remoto ed "ispirante". Per la prima volta il vento la sera è cessato del tutto, così io e Sabry abbiamo potuto cenare allegramente all'aperto (c'erano state raffiche molto forti mentre piantavamo la tenda ed abbiamo dovuto usare i picchetti "da alpinismo").

11 - 26 Giugno 2011

Anche questa notte è piovuto: non molto ma, a causa del vento assente, il telo esterno della tenda non si è "autoasciugato". Ho dovuto asciugare le gocce per 7 volte prima di ottenere qualche risultato, e comunque dopo 2 ore abbiamo dovuto mettere il telo in macchina ancora umido, con seri dubbi sulla possibilità di campeggiare nuovamente quella sera.

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Il cielo era decisamente plumbeo, direi adatto per visitare alcune tombe megalitiche a Møn: in un paio si può anche entrare portandosi la pila e stando attenti alla testa; da non perdere assolutamente, gratis ache. Ci siamo spostati (notevoli i ponti) sull'isola di Falster per visitare il Middelaldercentret, la ricostruzione di un villaggio medievale con attori e rappresentazioni (c'era un torneo di cavalieri quando siamo arrivati, purtroppo abbiamo mancato di mezz'ora le catapulte... sik!); per 100 DKK è un luogo divertente, anche se ho preferito di gran lunga il Lejre forsøgscenter.

Non ho purtroppo trovato un camioncino del pølser, quindi la mia degustazione di mezzogiorno dei wurstel locali è ancora rimandata: poco male, abbiamo rimediato con dei paninoni Camembert+prosciutto fatti da noi.

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Migrati sulla vicina isola di Lolland, abbiamo tentato di visitare l'Aalholm Automobil Museum, a Nysted, che espone varie auto d'epoca: purtroppo era chiuso la Domenica. :-( Erano appena le 16 ed abbiamo pensato di trovare un posto dove piantare la tenda, così da prendercela con calma... abbiamo scelto un (bellissimo ed abbastanza piccolo) camping sul lago a Maribo (Maribo Sø Camping). Abbiamo fatto 2 passi in centro trovando un pub per un aperitivo, poi Sabry ha immerso i piedi nel tranquillo lago ma le troppe alghe sommerse suggerivano di non fare il bagno.

<pNel frattempo al campeggio passavano varie persone a guardare la targa della nostra auto, increduli che degli italiani si siano spinti fino a Lolland: in effetti non credo se ne vedano molti da quelle parti. Due persone hanno anche fermato Sabry per chiederle del nostro itinerario. Per la cena abbiamo combinato un liofilizzato ai funghi ed uno al pesce, per un ottimo blend "mari e monti". Peccato che le birre acquistate il giorno precedente a Møn non siano state all'altezza: la prima era così schifosa (sapeva di fieno, ma non in maniera "positiva" come talune real ale) che l'ho buttata subito; la seconda che ho provato era persino torbata e sono riuscito a berne mezza... e non sono certo uno delicato sulle birre, credo di non averne buttate molte nella mia vita. Beh, speriamo le altre 6 della stessa microbirreria siano migliori.

12 - 27 Giugno 2011

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Sveglia alle 6 poiché entro le 8 dovevamo avere smontato il "campo" e trovarci sul luogo che Sabry sognava da quando ne ha letto sul Lonely Plant: il Knuthenborg Safari Park. Fortunatamente, e incredibilmente, nella notte non è piovuto, e quindi è stato semplice sistemare tutto in fretta. Avevamo prenotato il tour mattiniero delle stalle, da qui il motivo della prestiva sveglia (il parco vero e proprio apre alle 10). Benché costoso, il tour vale la pena se piacciono gli animali: si vedono da vicino tigri e molte altre specie... noi abbiamo nutrito una giraffa ed accarezzato due rinoceronti. Dopo le 10 abbiamo anche fatto un giro nell'enorme parco, da non perdere assolutamente. Ed un grazie particolare a Poul, il biologo che ci ha portati in giro (anche a vedere i lupi artici, favolosi).

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Abbiamo traghettato su Langeland (45 minuti in cui Sabry ha dormito come un macigno) e fatto un breve giro per la "capitale" dell'isola Rudkøbing, che è un piccolo e piacevole paese. Qui ho provato finalmente qualche smørrebrod, i tramezzini danesi: uno era buono, gli altri due discutibili (uno aveva rape, e l'altro una cosa che poteva essere cren o wasabi).

Nel primo pomeriggio abbiamo direttamente puntato ad un camping nel sud dell'isola per la sesta notte consecutiva in tenda (record assoluto per noi), poiché il museo della guerra fredda (a cui in realtà tenevo) era già chiuso. Il Ristinge Camping & Feriecenter è notevole, molto ombreggiato e con ottimi servizi, e soprattutto a 5 minuti di cammino dlla spiaggia sabbiosa. Questa volta faceva caldo e Sabry è riuscita a fare il bagno sul Mar Baltico anche se ha dovuto districarsi tra qualche medusa (che peraltro poi abbiamo scoperto essere del tutto innocue). Abbiamo anche fatto la seconda (e ultima, direi) lavatrice del viaggio, oltre a saltare un po' sui tappeti gonfiabili dello småland (zona per bambini onniepresente nella Danimarca a misura di famiglia).

13 - 28 Giugno 2011

Fortezza vichinga di Trelleborg

Risveglio perfetto per la tenda: il cielo terso ed il leggero vento hanno fatto sì che il telo sia rimasto completamente asciutto. Dopo aver fatto colazione (un po' "amara", mi era sfuggito troppo Nescafé nel gamelìn) siamo partiti per una giornata alquanto impegnativa, che prevedeva la visita di 3 castelli ed una fortezza.ì: Valdemars Slot, Nyborg Slot, Egeskov Slot e la fortezza circolare vichinga di Trelleborg.

Valdemars Slot è stato interessante: l'enorme cucina con le pentole è straordinaria e vale da sola la visita; la sala con i trofei di caccia è invece per stomaci un po' più forti (Sabry è tornata indietro dopo aver visto la giraffa imbalsamata, io ho fatto l'intero giro ma non molto volentieri e comunque in fretta.

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Per andare a Trelleborg abbiamo abbiamo attraversato il ponte sullo Store Bælt (impressionante, ma DKK 230!) per tornare nello Sjaelland. La fortezza è da non perdere per nessun motivo - forse è il sito più interessane della Danimarca: sono "solo" rovine, ma alquanto evocative.

Riattraversato lo Store Bælt (altre DKK 230) siamo andati a Nyborg. Il Nyborg Slot è stato una piacevole sorpresa: non ne è rimasto molto, ma una parte è in buone condizioni e le stanze, con arredamento spartano, sono gradevoli; anche la soffitta va vista, con le postazioni di sorveglianza. Qui abbiamo anche pranzato nel delizioso parco con i "miei" panini formaggio e prosciutto.

Egeskov Slot

L'ultimo (pant) castello della giornata è stato l'Egeskov Slot, che merita alquanto. Già gli enormi parchi e la vista del castello in mezzo all'acqua valgono il biglietto. L'interno offre però qualcosa di strepitoso: la riproduzione in miniatura di un castello (frutto di fantasia) con tutti i dettagli interni... c'è persino un minuscolo organo a canne funzionante, il più piccolo che sia stato mai costruito (sarà altro 10 cm). Davvero imperdibile.

Per dormire ci siamo spostati ad Odense, optanto per un hotel dopo 6 notti di campeggio. Per la precisone si trattava del City Hotel (molto spaziosa la camera, DKK 795 con colazione); abbiamo trovato persino posto nel parcheggio, che può ospitare appena 6 auto. La visita di Odense in realtà sono stati 4 passi (erano ormale le 9 e la HC Andersen Hus era chiusa) tra le vie, con un paio di birre all'Irish pub Ryan's ed un'ottima cena alla Hereford Steakhouse. Quest'ultima si è rivelata ottima ed abbondante (al di là della bistecche, c'era un carpaccio "alla ligure" che così buono non si mangia nemmeno in Liguria); tuttavia, il rovescio della medaglia è stato il conto - € 70 a testa. Inoltre, cena e serata sono state decisamente funestate dall'apprendere della morte di Lucilla, la piccola gattina di Sabry, investita da un'automobile. Non avevamo quindi molta voglia di continuare a girare per locali, e siamo tornati in hotel. Ciao, Lucy!

14 - 29 Giugno 2011

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Mi viene in mente qualche "osservazione danese". La prima è sui camping: lo standard è davvero molto alto, sia come pulizia che come caratteristiche (WiFi, småland, ... si trovano un po' ovunque). La seconda riguarda il fumo: in tanti locali si può fumare, anche se questi sembrano essere in diminuzione; non so perché, ma pensavo che in Danimarca il fumo fosse stato vietato persino prima che in Italia, invece non è così.

La colazione in hotel è stata di ottima qualità, soprattutto perché la cuoca ha preparato dei panini freschi per celiaci apposta per Sabry.

Abbiamo lasciato Odense per visitare un sito davvero interessante: la nave funeraria vichinga al Vikingmuseet Ladby: leggerne la storia, nonché vederne i resti nell'impressionante ambiente sotterraneo condizionato, è stata un'esperienza. Spostatici a Kerteminde, siamo entrati al Fjord & Bælt, un centro con foche e focene che a Sabry è (ovviamente) piaciuto molto... e anch'io devo dire che è stato divertente.

Libreria al Koldingfjord hotel

Per un po' di relax ci siamo spostati nella vicina spiaggia, vista anche l'insolita giornata soleggiato. Sabry ha conosciuto 2 ragazze danesi che le hanno confermato (l'avevamo in realtà letto anche poco prima proprio al Fjord & Bælt) che le meduse locali non sono pericolose; loro in effetti le prendevano persino in mano. Ce n'erano davvero tante, e a Sabry faceva un po' effetto sentirle sulle gambe (erano a suo dire "viscide").

Finito col Sole ci siamo spostati a Kolding per dormire allo strepitoso Koldingfjord Hotel (DKK 925 per la camera con colazione), una specie di maniero in un parco fuori città. Il posto in effetti era davvero bello ed a tratti lussoso; la biblioteca in particolare è incredibile, sarei rimasto lì seduto tutta la sera. Le camere sono enormi ed arredate in maniera alquanto d'avanguardia sullo stile del Trapholt, un museo di design scandinavo poco lontano che avevamo visto poco prima (in merito ad esso, strepitose le sedie!). Abbiamo cenato nel café dell'hotel (hamburger e bistecche enormi, anche se non regalate) prima di dedicarci a qualche foto seminotturna dall'esterno dell'hotel. Mangio sempre troppo abbondante al ristorante...

15 - 30 Giugno 2011

Legoland

È stato il giorno di Legoland, ma andiamo con ordine. Il Koldingfjord Hotel si è rivelato una fantastica sistemazione, ma alla fine abbiamo dovuto lasciarlo: non senza difficoltà, infatti siamo dovuti tornare a recuperare il Lonely Planet che avevo dimenticato in camera.

Per prima cosa siamo andati a Jelling, nella speranza di vedere le grandi pietre runiche fuori dalla Jelling Kirke: purtroppo erano in corso degli scavi archeologici, quindi erano state coperte; ci siamo dunque accontentati di una visita alla chiesa e di salire sugli enormi tumuli accanto ad essa.

La vetta più alta della Danimarca...171 m

Legoland, a Billund, ci ha occupato quasi tutta la giornata (avevamo acquistato i biglietti online per evitare la coda, ed in effetti di gente ce n'era parecchia). È un posto straordinario; in particolare le riproduzioni in Lego di luoghi come Amsterdam, Copenhagen, il Congresso a Washington D.C. ed altri. A me è piaciuto molto l'aeroporto fatto di Lego, ricostruito in maniera assolutamente minuziosa, con tanto di aerei che si muovevano sulla pista - vedere per credere. Ci siamo un po' dilettati anche su montagne russe ed altre attrazioni: divertenti, anche se sono comunque rivolte ai bambini e non tutte interessanti anche per gli adulti.

Arhus

Per la notte abbiamo guidato fino ad Århus attraversando la regione dei laghi e la vetta più alta di Danimarca (171 m!), per prendere posto per la notte al simpatico CabInn (DKK 615 per la camera, senza colazione), in pieno centro. La città, per gli standard danesi, è alquanto movimentata (anche rispetto a Copenhagen, oserei dire), con una serie di pub e locali che chiudono alle ore piccole. Abbiamo dunque tentato di lanciarci nella "movida", partendo con un aperitivo lungo Abaulevarden: venivano anche fornite le coperte a chi si sedeva fuori, alquanto apprezzate non solo da noi. Per cena mi sono finalmente concesso una enorme pizza in stile danese in un bel pub: era davvero molto buona, ma anche molto saziante... ciò ha contribuito a rendere la serata decisamente corta, poiché dopo una birra allo Sherlock Holmes siamo andati a dormire. Consiglio fortemente di non perdersi la via dove c'è quest'ultimo pub (Frederiksgata): è piena di locali che servono birre buone, economiche e c'è bel movimento (allo Sherlock Holmes era anche proposta musica dal vivo).

16 - 1 Luglio 2011

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Tra una cosa e l'altra siamo andati a dormire, belli sazi, dopo l'1 ed alzarsi alle 8 è stato un po' faticoso. Non essendo inclusa la colazione siamo andati in una caffetteria, dove Sabry si è portata i suoi biscotti senza glutine. Proprio di fronte c'era Lindberg Optik, che produce tutti i fantastici occhiali in titanio che uso!

Visita alla chiesa giro allo straordinario Aros. Quest'ultimo è un enorme museo di arte moderna, che può decisamente competere con i più importanti del mondo. La vista del corridoio sul tetto è esaltante, peccato solo che avessi dimenticato nel notebook la memory card della macchina fotografica...

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Ho tuttavia rimediato all'inconveniente in tempo per ciò che davvero contava: la Fregatten Jylland, a Ebeltoft. Si tratta di una gigantesca nave da guerra in legno, la più lunga del mondo (anche più del Cutty Sark). Salendo a bordo si vede come vivevano il capitano (direi che se la passava bene), gli ufficiali (non stavano poi male) ed il resto dell'equipaggio (erano tutti stipati come sardine). Gli alberi delle vele sono da non perdere, e a me è piaciuto molto la grande elica (sì, c'era anche un motore a carbone per i casi in cui le vele non erano sufficienti a garantire la spinta).

A questo punto è partito il "pomeriggio animali" di Sabry. Prima di tutto abbiamo visto gli squali al Kattegatcenter a Greena (DKK 110 a testa + DKK 25 parcheggio auto); qui c'è un bel tunnel che passa sotto la baia/vasca con gli squali in cattività... interessante. Ancora meglio è stato lo Skandinavisk Dyrepark: un po' come a Knuthenborg, qui gli animali in cattività hanno a disposizione vasti spazi e sono trattati ome si deve - da non perdere lupi, orsi bianchi ed orsi bruni, ma anche alci, renne e altri - davvero un posto piacevole e ben fatto, non certo uno di quegli zoo con animali costretti in gabbie minuscole!

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Finito con gli animali, abbiamo risalito la costa, con tanto di breve traghetto per attraversare un fiordo fino a Sæby: la costa qui era a tratti spettacolare, davvero una bella strada. A Sæby abbiamo deciso, dopo 3 giorni di hotel, che era ora di piantare nuovamente la tenda, ed abbiamo trovato l'ottimo Sæby-Strand Camping (DKK 180 per tenda+auto+2 persone), situato fronte mare ma protetto dal vento. Abbiamo anche giocato a minigolf (e come al solito ho perso...) su buche in erba sintetica con tanto di bunker e pond! Che avanti... altro che sul cemento come a Lignano (mi piace anche quello, comunque).

Andando a Nord, ovviamente c'è sempre più luce: all'una, mentre scrivo queste righe, il cielo è abbastanza chiaro (anche se non illumina molto a terra).

17 - 2 Luglio 2011

Grenen - Dove si uniscono mare del Nord e mar Baltico

Il mattino non prometteva nulla di buono, poiché era piovuto gran parte della notte ed il cielo era plumbeo. Nemmeno il tempo di cominciare ad asciugare la tenda ed è iniziato a diluviare: abbiamo atteso un po' ma, visto che non accennava a smettere, abbiamo smontato la tenda ed abbiamo tentato di asciugarla sotto un gazebo di legno: alle fine non c'è stato molto da fare e l'abbiamo piegata ancora molto bagnata, quindi con pochissime chance di poterla ripiantare la sera.

Sotto l'incessante pioggia siamo saliti in auto verso Skagen, fermandoci a visitare la Tilsandede Kirke, curiosa ex chiesa sepolta dalla sabbia (e poi anche demolita) di cui rimane solo la torre: non è una visita particolarmente imperdibile, ma costa solo 10 DKK.

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Imperdibile invece è Skagen, e precisamente Grenen, la punta più a Nord della Danimarca. C'è da camminare un quarto d'ora sulla spiaggia per raggiungere il vertice vero e proprio, oppure si può servirsi di un corrierino trainato da un trattore - vista la vicinanza, lo consiglierei solo se diluvia. Nel nostro caso non pioveva (più), quindi siamo saliti a piedi fino a questa lingua di sabbia alquanto affollata ma ugualmente molto evocativa, con le onde del Mare del Nord e del Mar Baltico che si scontrano formando un curioso effetto, ed un romantico faro visibile sullo sfondo. Scattate le dovute foto (Sabry ha messo un piede in ciascun mare, constatandone l'analoga temperatura), siamo tornati al parcheggio: era spuntato un bel Sole, quindi abbiamo esposto la tenda una ventina di minuti riuscendo ad asciugarla quasi del tutto anche grazie al vento. Ci siamo "premiati" per il lavoro pranzando a Skagen: c'era un enorme festival (una specie di sagra) con moltissima gente, ma siamo riusciti a gustare dell'ottimo pesce fritto (ed una birretta...). Abbiamo anche acquistato un gattone di ceramica che useremo come vaso di fiori: bello.

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Scendendo a Sud (più a Nord non si poteva andare...) ci siamo fermato al Miglio di Råbjerg, una serie di colline di sabbia alte circa 40 metri, molto divertenti da esplorare; tra l'altro come la Duna di Pyla in Francia, si spostano (di 15 metri all'anno) ingoiando tutto ciò che trovano. Scendendo ancora abbiamo parcheggiato a Tornby Strand: è divertente, la sabbia è così compatta che abbiamo potuto parcheggiare quasi in riva al mare; purtroppo, nonostante il Sole, c'era troppo vento (e freddino) per il bagno o anche soo per distendersi sulla sabbia.

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Ho poi guidato un bel po' verso Sud, fino ad arrivare a Hvide Sande, sempre sulla costa dell'impetuoso Mare del Nord; andato a vuoto un campeggio (reception chiusa ed il telefono suonava libero), al Beltana Camping abbiamo trovato il gestore al telefono ed abbiamo potuto piantare la tenda. È stata decisamente un'avventura: il primo tentativo è stato abortito poiché temevo si rompessero i pali, che stavano assumendo una posizione innaturale (dal mare il vento arrivava fortissimo)... mi sono molto spaventato per la tenda! Trovato uno spazio un po' più protetto, siamo riusciti a tirare su i teli, ma ho dovuto ancorare il telo esterno ovunque (utilizzando persino dello spago acrilico poiché avevo finito i cordini) e fissando con i picchetti persino la falda. Grazie ad un tizio tedesco (gentilissimo!) che ho trovato in giro e ci ha venduto dei gettoni per la doccia, abbiamo anche potuto lavarci. Per cucinare, visto il vento davvero implacabile, ho dovuto portare il fornelletto nella cucina del camping. La notte, con la tenda che scuoteva, è stata a dir poco avventurosa, ma l'abbiamo superata senza danni ai teli o ai pali.

18 - 3 Luglio 2011

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Penultimo giorno, quasi fine della vacanzina. Cancellata la malinconia, ho ripensato alla notte, in cui ho dormito ben poco vedendo la tenda scuotersi a causa del vento a tratti forte - ma ha resistito alla grande. Dopo la colazione sono andato alla reception per regolare i conti e sul bancone ho trovato il mio cellulare: ecco dov'era finito, l'avevo dimenticato in bagno e qualcuno l'ha portato lì. A volte sono davvero distratto ed infatti, ritirato il telefono e saldato i conti, ho lasciato sul bancone il beauty case; me ne sono accorto 10 minuti dopo e sono tornato a recuperarlo.

Ci siamo spostati a Ribe, la città più antica di Danimarca. Ci siamo limitati ad un giretto, ma è davvero da vedere con tutte le vecchie case con le travi storte, di alcune è da chiedersi come facciano stare in piedi (una, particolarmente curva, è persino un hotel). Anche la cattedrale, con insoliti affreschi moderni, merita una visita.

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A Møgeltønder, al confine con la Germania, abbiamo persorso la pittoresca via che di fatto costituisce l'intero paese (molto tranquilla e con case caratteristiche) fino alla chiesa - da notare la loggi privata che mi ha ricordato la cappella de Valdemars Slot visto alcuni giorni prima.

Visite finite! Ci siamo spostati sull'isola di Rømø ed abbiamo preso posto in un camping sul mare "interno" (Kommandørgården, che era anche hotel ed altro), memori del vento delle sere precedenti sul Mare del Nord. In realtà anche qui la situazione era alquanto ariosa, ma c'erano ottime alte siepi a proteggere la nostra tenda. Vista l'ora prestiva, abbiamo tentato di andare a cavallo ma non c'era più posto, quindi abbiamo ripiegato per un bagno in piscina: quella esterna (gratuita) ci è sembrata decisamente fredda, quindi abbiamo sborsato 60 DKK a testa per quella interna... che non era proprio caldissima, ma almeno non c'era aria ed era presente il bagno turco (anche questo un po' meno caldo di quanto ci si potrebbe aspettare). Ho comunque dormito un po' sullo sdraio e poi abbiamo giocato a palla in acqua: relax!

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Per cena, due cose: gli avanzi (bisognava finire tutto) e riso basmati con sugo a base di brie e pomodoro (nostro mix); avevamo finito i liofilizzati, quindi ci siamo dovuti arrangiare. Alla fine tra riso, nachos, brie, installata e smørrebrod stavo davver scoppiando... devo aver messo su almeno 5 Kg in questa vacanza. Prima di dormire siamo andati a dare un'occhiata ai cavalli e a fare due passi in spiaggia.

19 - 4 Luglio 2011

Dunque, 11 notti in tenda contro 7 in hotel - grandioso! Inoltre, alle 7.30 la tenda era bella asciutta ed è bastato piegarla e riporla... una perfetta ultima mattina!

Prima di lasciare la Danimarca, s'imponeva (per me) l'ultimo dolce a crema, cioccolato e cannella e (per Sabry) l'ultimo softice... manco a dirlo, di solito è onnipresente quando serve non si trova, ci abbiamo messo un'ora! Ma... missione compiuta.

Scendendo per la Germania abbiamo deciso che era tardi per fermarci a Francoforte, quindi abbiamo pranzato in autogrill verso Kassel. A cena eravamo in autogrill in Austria (Rosenberger, lo stesso dell'anno precedente, ottima wienersnitzel per me e ribeye steak per Sabry). A mezzanotte passata siamo arrivati a casa: finita anche questa bellissima vacanza!